Cos’è il diabete
Il diabete è una patologia legata all’aumento di glicemia nel sangue, ovvero del livello degli zuccheri, che l’organismo non riesce più a riportare al suo stato normale. Questo è dovuto a una produzione insufficiente di insulina, l’ormone prodotto dal pancreas deputato a trasformare i componenti del cibo, compreso lo zucchero, in energia, oppure all’incapacità di utilizzare quella prodotta.
Il diabete si manifesta quando le cellule del pancreas finiscono per autodistruggersi. In questo caso si parla di diabete di tipo 1 con origine autoimmune ed essendo praticamente assente la produzione d’insulina, la sua somministrazione diventa una terapia indispensabile per chi ne è affetto. Il diabete di tipo 2 dipende da alterazioni genetiche o legate a fattori ambientali, quello monogenico è ereditario, mentre il diabete secondario è scatenato dalla concomitanza di altre malattie o dall’assunzione di farmaci come ad esempio il cortisone.
Cause e conseguenze
Il diabete è piuttosto diffuso in Italia, soprattutto quello di tipo 2, e nell’ultimo ventennio la curva ha fatto segnare un aumento del 60%. A causarlo sono in particolar modo le cattive abitudini delle persone, errata alimentazione, fumo, assenza di attività fisica, e la loro condizione socio-economica che le porta a essere più stressate e meno attente a un sano stile di vita.
Le conseguenze di un livello costantemente alto di glicemia sono importanti e gravi. Se non si interviene prontamente possono verificarsi neuropatie, danni ai reni che nei casi più gravi portano alla dialisi, peggioramento della vista, insufficienza cardiaca e infarti. Per questo è importante prevenire l’insorgenza della patologia e se nel caso del diabete di tipo 1 non esistono purtroppo dimostrazioni scientifiche che confermino che un determinato stile di vita riduca il rischio di contrarre il diabete, per quanto riguarda quello di tipo 2 la prevenzione ricopre un ruolo determinante.
Come prevenire il diabete
Assumere un corretto stile di vita e delle buone abitudini fin dall’adolescenza aiuta, in età più adulta, a mantenerle. Seguire una dieta bilanciata e varia, tenendo sempre sotto controllo il proprio peso e lo stato di salute, è il primo passo nella giusta direzione. Gli obesi infatti corrono un rischio molto maggiore di divenire diabetici. Rischio che aumenta anche in chi consuma spesso bevande e cibi ricchi di zuccheri e grassi saturi.
Anche l’attività fisica è un secondo elemento di prevenzione. Chi conduce una vita sedentaria è più soggetto ad ammalarsi di diabete rispetto a chi pratica sport o anche solo cammina alcune volte a settimana per il bene della propria salute.
Le cure possibili
Quando invece ormai il diabete è stato diagnosticato ancora più importante diventa l’alimentazione e i cibi da evitare. Sono sconsigliati gli alimenti ad elevato contenuto di grassi e carboidrati e da prediligere quelli invece con un apporto calorico contenuto, stando sempre bene attenti a non esagerare con le quantità.
Ma spesso queste accortezze da sole non bastano e bisogna ricorrere a delle vere e proprie terapie. Nel caso del diabete di tipo 1 bisogna intervenire immediatamente per non andare incontro alla chetoacidosi diabetica e l’unica cura possibile è quella a base di insulina che con le moderne somministrazioni permettono al paziente di condurre una vita normale.
Per le persone affette da diabete di tipo 2 i farmaci sono di diverso tipo, ma non sempre è necessario ricorrere a una terapia di tipo insulinico. Ogni caso clinico dovrà essere studiato e in funzione delle caratteristiche del paziente formulare una terapia personalizzata. Spesso è sufficiente tenere sotto controllo con gli appositi strumenti, il livello di glicemia che a digiuno dovrà assestarsi tra 90 e 130 mg/dl e a distanza di due ore dal pasto risultare inferiore a 180 mg/dl.