Quello del commercialista è un lavoro che, all’interno della realtà italiana, risulta essere particolarmente richiesto, sia come professione fondamentale, sia come aspirazione di molti giovani, in virtù di tutti quei cambiamenti fiscali che sussistono all’interno dello stivale; per questo motivo, sono sempre più diffusi i commercialisti, dal momento che diventare tale richiede una serie di certificazioni e di percorsi che non siano impossibili e complessi per ogni tipologia di studente. Per questo motivo, sottolineando quale sia il percorso di studi da seguire, quale laurea e quali certificazioni ottenere, ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito dell’interrogativo che porta a comprendere come diventare commercialista considerando tutti i cambiamenti che sono presenti, a partire dal 2020, in Italia date le indicazioni conten
Come diventare commercialista: percorso di studi e tirocinio
La prima cosa che c’è da sottolineare, a proposito dell’interrogativo riguardante come diventare commercialista, riguarda la tipologia di percorso di studi da seguire per poter avere quelle competenze basiche di cui si ha bisogno per l’esercizio della professione stessa. Allo stesso tempo, determinate materie e certificazioni sono richieste anche dal punto di vista normativo: per questo motivo, chi ha idea di diventare un commercialista deve seguire necessariamente un percorso di studi specifico; gli studi di laurea che possono essere effettuati sono i seguenti:
- laurea in economia (vecchio ordinamento);
- laurea specialistica in scienze dell’Economia;
- laurea specialistica in scienze economico-aziendali;
- laurea magistrale in scienze dell’economia;
- laurea magistrale in scienze economico-aziendali.
Mentre non è più permesso essere laureati in giurisprudenza o scienze politiche, per l’esercizio della professione stessa, a partire dal 2018, quando è stato sensibilmente sfoltito l’ambito di studi per accedere al ruolo di commercialista. Altro aspetto che va necessariamente considerato, se si vuole comprendere come diventare un commercialista, è quello che riguarda il tirocinio da svolgere in un periodo di 18 mesi, presso uno studio professionale di un dottore commercialista o di un contabile iscritto all’albo da almeno cinque anni; il tirocinio è importante, dal punto di vista normativo, per divenire commercialista.
Tuttavia, l’iter non si esaurisce con questo periodo, dal momento che successivamente bisognerà sottoporsi ad altri esami e periodi di revisione, con durate differenti. Per questo motivo, il periodo di tirocinio della durata di 18 mesi risulta essere efficace per sostenere l’esame di stato da commercialista, e per ottenere l’abilitazione come revisore legale per permettere, successivamente, di svolgere altri 18 mesi di pratica obbligatoria, per un periodo totale di 36 mesi necessari per ottenere il titolo di commercialista. Se non si effettua il periodo di tirocinio, non si potrà essere ammessi all’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della carica di commercialista o esperto contabile.
Come funziona l’Esame di Stato per diventare commercialista
Infine, un ultimo aspetto riguardante le pratiche per divenire commercialista è quello che concerne l’esame di stato da effettuare in due prove. La prima è una prova scritta, che verte su materie di ragioneria generale, revisione aziendale, tecnica industriale, tecnica commerciale, tecnica bancaria, tecnica professionale e finanza aziendale. La seconda prova scritta, verte invece su materie di diritto privato, commerciale, fallimentare, tributario, lavorativo, processuale civile e della previdenza sociale; la terza prova a contenuto pratico si struttura attraverso una esplicitazione delle sopracitate, mentre la prova orale aggiunge, alle precedenti materie, anche questioni riguardanti economia, politica economica, matematica, statistica, informatica e deontologia professionale.